L’origine del nome deriva dalle pietre bianche (corna) con le quali era stata edificata l’antica cascina. Un anfiteatro naturale lasciato incolto ed abbandonato fino ad acquisire la nomea di anacronistico.
Luigi Lancini tuttavia lo aveva sempre amato e riuscì ad acquistarlo, schernito da molti, nel 1968.
I terreni collinari, livellati dossi e fossati furono dissodati con scavi profondi, analizzati e selezionati. Sorsero vigneti qualificati, pratiche cantine interrate, uliveti, frutteti, colture ed allevamenti mirati.
Oggi Cornaleto è sinonimo di vini di qualità oltre ad un attraente sito turistico, grazie all’agriturismo e al ristorante circondati dalle vigne.